L'apertura di questo diario doveva coincidere, nelle intenzioni del suo estensore, con l'inizio del secondo semestre universitario. In realtà il protrarsi degli esami anche oltre l'inizio delle lezioni lo ha impedito e dunque si comincia solo ora, alla terza settimana; non è poi così grave visto che ancora non si è veramente entrati nel vivo delle materie.
Lo scopo di questo diario non è quello di fornire all'autore un passatempo - ché di passatempi davvero non ha bisogno - ma quello di consentire occasioni di riflessione e di oggettivazione (si può dire?) delle esperienze di formazione. Un quaderno di appunti, in sostanza, e un taccuino con i buoni propositi. Se ne sarà valsa la pena, specialmente in una situazione di generale mancanza di tempo, lo si potrà dire solo più avanti; in ogni caso forse una minima utilità la si può intravvedere sin da subito nel fatto che scrivere e riflettere sull'architettura e sugli studi in corso può essere un pretesto e uno stimolo per essere più concentrato e limitare le divagazioni - oh sì, molto facili.
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